La "pietra di Luserna", denominazione con la quale da oltre un secolo si indica il pregiato gneiss lamellare estratto nel bacino compreso fra Barge, Bagnolo Piemonte, Luserna san Giovanni e Rorà. ha ora la sua patente di nobiltà, grazi e al marchio di riconoscimento voluto e realizzato dall'Amministrazione di Luserna san Giovanni.
per degnamente ricordare l'avvenimento, la stessa Amministrazione ha promesso una serie di studi storici, tecnici e sociologici che evidenziassero le varie e molteplici realtà in rapporto alla zona di origine.
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Le cave di Montoso (Bagnolo P.te) |
Da quasi 100 anni, l'attività d'estrazione dello gneiss è divenuta una delle principali fonti di reddito, sia per la popolazione di Bagnolo Piemonte, che per l'Ente pubblico locale (soprattutto). Ciò è avvenuto per la tenacia di chi ha creduto che si dovesse guardare al futuro, scommettendo ed investendo energie e lavoro su questa grande risorsa delle nostre montagne.
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Cavatori bagolesi negli anni Trenta
(estratta dal libro: la pietra di luserna) |
Oggi le macchine hanno sostituito il lavoro animale ed in parte quello manuale, ma quello che più impressiona nella storia delle cave sta nel contenuto umano che emerge da ogni racconto dei vecchi cavatori, gente per lo più riservata e schiva, cresciuta a contatto della natura e carica di esperienza legate ad essa.
Essi erano dei pionieri che pur di non andarsene dalla propria terra, hanno accettato una vita difficile sui monti, mantenendo sempre un grande amore per la libertà.
Ed anche oggi, dopo la grande trasformazione tecnico-industriale, i cavatori rimasti su quelle montagne hanno mantenuto intatte quelle qualità.
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