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lunedì 8 aprile 2013

Il centro di Casale cambia faccia. Pronto a partire il piano di qualificazione urbana


Mancano ormai pochi giorni all’avvio dei lavori del PQU (Piano di Qualificazione Urbana), che interesseranno principalmente il cuore della città: piazza Mazzini e la parte di piazza Castello adiacente il chiosco di informazioni turistiche. E proprio lo scorso 13 marzo è stato siglato il contratto d’appalto con l’impresa Bianchi Costruzioni Sas di Novi Ligure per l’importo di 418 mila 808 euro.
«Ci stiamo avvicinando a un momento storico per la città – ha commentato il sindaco Giorgio Demezzi – Con il PQU si darà avvio a una serie di opere che, con le molte già realizzate in questi anni, porteranno la città di Casale Monferrato a cambiare volto, pronta a proiettarsi nel futuro. Se da un lato renderemo il centro storico, con la sua fondamentale rete di commercio locale, più bello, accogliente, funzionale e attrattivo, dall’altro ci sarà una più fluida e agevole viabilità, che consentirà di raggiungere le aree parcheggio in pochi minuti».
Gli interventi del PQU, infatti, andranno a innestarsi in quella riqualificazione urbana che, nella zona tra piazza Castello e via Buozzi, consentirà finalmente l’ultimazione della circonvallazione interna di Casale Monferrato, con nuovi e diretti collegamenti pedonali tra le aree di sosta e il centro storico.
Tornando al Piano di Qualificazione Urbana, è bene ricordare che il progetto ha ottenuto un importante contributo regionale grazie al dossier di candidatura stilato dagli architetti Sergio Balbi e Corrado Rinaudo, dello studio omonimo, che si è classificato al primo posto con quasi sette punti in più rispetto al secondo.
Un progetto articolato su più piani e con due obiettivi ben precisi: consolidare le quote di utenza raggiunte, incrementando l'interesse di nuovi fruitori esterni con l'aumento dell'attrattività commerciale e ridurre l'evasione dei flussi di consumo da Casale Monferrato verso altri centri.
Si è quindi partiti dalla formazione, rivolta ai commercianti ed esercenti, con una serie di incontri che si sono svolti nel 2011: «Il commercio locale deve assolutamente cambiare prospettiva per superare una crisi che si sta facendo via via più drammatica – ha sottolineato l’assessore al Commercio, Augusto Pizzamiglio – Con il PQU si è voluto dare gli strumenti pratici per imboccare nuove strade e arricchire le competenze di chi quotidianamente si impegna nel mantenere vivo il centro storico. Ora, con l’avvio dei lavori di riqualificazione, si migliorerà anche l’accoglienza».
Sperando in più clementi condizioni atmosferiche, quindi, i primi interventi prenderanno il via già questa settimana, quando nella centrale piazza Mazzini inizieranno le indagini archeologiche, seguite dalla competente Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie.
Terminate le indagini, si proseguirà, come illustrato nella serata all'Unione Commercianti, con gli interventi sull’asse compreso tra le piazze Mazzini e Castello, prevedendo lavori sulla pavimentazione, sugli arredi e sull’illuminazione: «Avremo un centro più bello, più accogliente e in grado di attrarre più visitatori e potenziali acquirenti, per un reale rilancio del commercio cittadino - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Sirchia – Con una serie di elementi di arredo urbano si interverrà anche su via Roma e altre vie del centro cittadino, ma il nocciolo dei lavori sarà il rifacimento riqualificativo di piazza Mazzini. Qui si cambierà la pavimentazione e saranno finalmente sostituite quelle che io chiamo le panchine dell’incomunicabilità, che oggi costringono i cittadini a parlare tra di loro dandosi le spalle. Ci saranno interventi di riqualificazione anche dal punto di vista dell’impiantistica, con la realizzazione di nuovi pozzetti a scomparsa, e dell’illuminazione; per fare di Piazza del Cavallo il vero salotto della città. Accanto a questi lavori ci saranno quelli nella zona antistante il Teatro Municipale, riuscendo così a creare una sorta di invito a raggiungere il centro storico da parte anche dei molti fruitori del Castello del Monferrato. Sono convinto che i lavori, che finiranno prima del Natale 2013, troveranno l’apprezzamento dei cittadini e di tutti coloro che si ritroveranno nel nuovo centro storico di Casale Monferrato».
Ma i lavori di riqualificazione del centro non termineranno con piazza Mazzini e piazza Castello: «L'Amministrazione, di concerto con i commercianti, interverrà nei prossimi mesi anche in piazza San Francesco e nel cortile interno di Santa Croce – ha concluso l’assessore Sirchia – L’obiettivo è quello di coinvolgere, in questi importanti lavori di riqualificazione, una fetta maggiore di città, proponendo anche innovativi sistemi di attrattività e funzionalità come il nuovo parcheggio "a consumo", che prevede la possibilità di pagamento anche con smartphone e nuove tecnologie informatiche delle zone di sosta blu».
Nel dettaglio, il piano prevede:
Piazza Mazzini
L'area - Piazza Mazzini, baricentro del centro storico e luogo di forte identità per i Casalesi, costituisce l'intervento cardine del PQU, in quanto la piazza rappresenta la confluenza urbana delle principali direttrici viarie di maggior densità commerciale (via Roma, via Lanza e via Saffi) e, presentandosi come il "cuore" della città di Casale Monferrato, è il luogo eletto a essere il fulcro dell'attività commerciale della città, candidandosi ad accogliere le manifestazioni e gli eventi straordinari del rilancio.
Il progetto - La riqualificazione urbana prevede un intervento incentrato sul totale rifacimento delle attuali pavimentazioni, dell'arredo urbano e in parte dei sottoservizi, nell'intento di migliorare l'ambiente, restituendo alla cittadinanza un contesto riorganizzato e rifunzionalizzato in relazione alle attività insediate sui fronti strada, a quella di transito sul piano carraio, di sosta, di aggregazione e passeggio sulle fasce pedonali.
Pavimentazione - Il progetto prevede di ridefinire il piano piazza in corrispondenza della zona libera centrale, attuando il rifacimento delle preesistenti pavimentazioni e delle aree di contenimento, eliminando l'attuale pavimentazione in cubetti di porfido, materiale non facente parte della tradizione locale, da sostituire con una nuova pavimentazione lapidea tradizionale.
Il campo centrale, perimetrale rispetto al monumento, sarà realizzato con un'omogenea pavimentazione in cubetti in pietra di Luserna, posati a disegno semplice (ad archi contrastanti e/o a coda di pavone), e garantirà una fascia di rispetto e un ampio parterre, utile in occasione delle manifestazioni e degli eventi che la piazza accoglie.
La superficie libera sarà estesa, oltre al campo centrale, anche a un anello perimetrale pavimentato con un lastricato di pietra di Luserna, con finitura "piano spacco", che permetterà di definire il nuovo piano piazza e che sarà destinato a ospitare, sul sedime libero, i dehor che stagionalmente occupano parte dello spazio pubblico.
Assecondando le vocazioni dell'area, in prossimità delle zone porticate, sui i due lati a bordo piazza maggiormente frequentati, rispettivamente sulla prosecuzione di via Roma e sul fronte longitudinale, adiacente a via Guala, saranno realizzate due fasce pedonali attrezzate, collegate dove è localizzata l'edicola dei giornali, pavimentate con un lastricato di pietra di Luserna.
Nelle zone perimetrali, soggette al transito veicolare, si prevede infine il mantenimento e il parziale ripristino dell'attuale pavimentazione in cubetti di porfido.
Arredo urbano e illuminazione - Nelle zone perimetrali della piazza, saranno realizzate le aree destinate ad accogliere le sedute pubbliche e l'arredo urbano.
In particolare, dopo aver rimosso i preesistenti e impattanti lampioni, sulle aree pedonali è prevista la posa di panchine e fioriere, localizzate sul fronte maggiormente frequentato, antistante i portici di via Roma e in corrispondenza della fascia pedonale attrezzata adiacente a via Guala, che non presenta sempre un irraggiamento diretto solare e che, durante la stagione estiva, è maggiormente esposta alle ombre portate dagli edifici.
Si esclude l'impiego di panchine tradizionali, ma le sedute pubbliche dovranno essere realizzate con disegno lineare, impiegando materiali lapidei (pietra di Luserna)e acciaio verniciato tinta corten, con forme che favoriscano la seduta e l'aggregazione rispetto a quelle preesistenti, mentre le fioriere saranno realizzate utilizzando elementi metallici prefabbricati, che rievocheranno la forma delle citroniere, utilizzate nella tradizione per adornare le residenze patrizie.
Piazza Castello
L'area - L'ambito sul quale si attesta il nodo urbano di Via Saffi - Piazza Castello, accesso principale al centro di Casale Monferrato, presenta un contesto ambientale eterogeneo e frammentato. Le cortine edilizi del centro si affacciano direttamente sulle vie pubbliche aperte sul sedime libero di piazza Castello, prospettando sullo spazio anticamente occupato dagli spalti della struttura fortificata, determinando un fronte sfrangiato.
Il progetto - Il progetto si pone l'obiettivo di rifunzionalizzare e migliorare gli standard estetico-funzionali dell'attestamento di via Saffi su piazza Castello, sino all'intersezione di via Salandri - vicolo Montarone, prevedendo il rifacimento delle pavimentazioni e la posa di nuovi elementi di arredo urbano, costituito da panchine e fioriere, e concorrendo quindi ad accrescere l'attrattività del luogo di accesso al centro storico.
Pavimentazione - Il progetto permetterà di definire un nuovo percorso pedonale arredato e protetto sul fronte opposto rispetto al parterre del teatro, determinando un rinnovato impianto in corrispondenza dell'intersezione fra via Saffi e la piazza e un migliore attestamento con un ipotetico collegamento con l'importante struttura fortificata.
La nuova omogenea pavimentazione, prevista in cubetti in pietra di Luserna, posati a disegno semplice (ad archi contrastanti e/o a coda di pavone) caratterizzerà tutta la superficie d'intervento: sia il piano carrabile, adibito al transito veicolare, sia i nuovi percorsi pedonali, protetti, complanari al piano stradale e destinati esclusivamente al passeggio, di facile accesso anche per i portatori di handicap o per le persone con ridotta capacità motoria.
L'intervento sarà esteso anche all'area limitrofa al padiglione adibito a punto informativo turistico, prevedendo la rimozione della preesistente pavimentazione in asfalto e la realizzazione della rinnovata pavimentazione in cubetti lapidei, nel tentativo di valorizzare le emergenze architettoniche esistenti e di creare delle zone di sosta e di aggregazione per i fruitori dell'area.
L'opera di riqualificazione urbana sarà estesa anche al fronte opposto di via Saffi. In quest'ambito sarà rimossa la degradata pavimentazione e sostituita da un nuova pavimentazione in acciottolato, con tipologia analoga a quella locale preesistente, prevedendo, successivamente di posare nuovi elementi di arredo urbano, costituiti da sedute pubbliche e fioriere.
Anche in corrispondenza della carreggiata stradale, sino all'attraversamento antistante il parterre del teatro, sarà rimossa la preesistente pavimentazione in asfalto e sostituita da un nuova pavimentazione in cubetti in pietra di Luserna.
Arredo urbano e aree verdi - Per migliorare la sicurezza del passeggio e delle zone di aggregazione, il nuovo percorso pedonale, protetto da nuovi dissuasori, e l'area arredata, limitrofa al padiglione adibito a punto informativo turistico, saranno contenuti da una fascia verde, piantumata, definendo una netta separazione tra la carreggiata stradale, la zona pedonale e gli stalli dei parcheggi veicolari di piazza Castello, che potranno essere schermati con una "quinta" verde. Questa barriera "verde", costituita da una piantumazione di rasai e carpini, consentirà in parte di ridurre l'impatto visivo dei parcheggi disposti nella zona retrostante e costituirà il fondale scenico del nuovo impianto progettuale, realizzando una nuova assialità fra l'ingresso dell'antica struttura fortificata e l'accesso al centro storico, via Saffi.
Al fine di rendere visibile e attrattivo tale accesso dalla piazza, il nuovo percorso pedonale si attesterà su piazza Castello estendendosi sino alla delimitazione dell'area verde di bordo, realizzando un nuovo parterre pedonale caratterizzato dalla presenza di fioriere, realizzate a raso, piantumate e dalla presenza di sedute pubbliche, non limitando così un ipotetico futuro collegamento (oggetto di successiva e mirata progettazione) con il Castello dei Paleologi, che costituisce un forte attrattore e rappresenta l'elemento polarizzante del luogo.

martedì 26 febbraio 2013

lunedì 25 febbraio 2013

TARTUFO TROVATO

Dipinto stampato su pietra di Luserna irregolare e rifinita a mano (anche su misura) (da un quadro olio su tela di EZIO CONTERNO)

costo: 15.00 €

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LE DAME

Dipinto stampato su pietra di Luserna irregolare e rifinita a mano (anche su misura)

Costo: 17.00 €

Sezione della Primavera del Botticelli

Dipinto stampato su pietra di Luserna irregolare e rifinita a mano di una sezione della Primavera di Botticelli (anche su misura)

costo: 15 €

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CANI IN MONTAGNA

Dipinto stampato su pietra di luserna irregolare e rifinito a mano.

costo dell'opera 17€

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mercoledì 9 gennaio 2013

Piazza Castello perde i pezzi: la pavimentazione in pietra è ormai una groviera „Piazza Castello perde i pezzi: la pavimentazione è ormai una groviera“


Piazza Castello perde i pezzi: la pavimentazione in pietra è ormai una groviera La piazza-simbolo di Torino, riqualificata solo una dozzina di anni fa, è tutta da rifare: la pavimentazione è semidistrutta, e i lavori in corso sono eterni.“

Piazza Castello perde i pezzi: la pavimentazione in pietra è ormai una groviera
„Piazza Castello sta perdendo i pezzi. Il lastricato della piazza più importante di Torino è infatti ridotto ad una specie groviera: le eleganti lose collocate dopo la riqualificazione del 2000 nel giro di una decade necessitano già di una seria manutenzione. Rovinate, spezzate, talvolta completamente in frantumi: e, laddove la manutenzione è già arrivata, ha peggiorato la situazione. Perché al posto del bel basamento in pietra, si è pensato di risolvere il problema con una rapida colata d'asfalto.“
Piazza Castello perde i pezzi: la pavimentazione in pietra è ormai una groviera
Il risultato è che adesso piazza Castello assomiglia a una grande scacchiera, nella quale il grigio della pietra di Luserna si accosta al nero asfalto; un connubio certamente poco dispendioso, ma del tutto antiestetico: per avere un quadro d'insieme della situazione basta guardare piazza Castello dai finestroni di palazzo Madama. E lì iniziare a contare quante lose sono sparite, "mangiate" dal catrame.
E passi il periodo di crisi; ma si tratta della piazza-simbolo di Torino, cuore pulsante della città. E sembra incredibile non solo che venga trattata in questo modo, ma che per ogni riparazione (effettuata sempre con la solita colata provvidenziale) si debbano attendere mesi. Come per l'oggetto non meglio identificato che sbuca dalla pavimentazione nei pressi della fermata del tram: cintato da transenne, non viene riparato almeno da questa primavera. Caso analogo per un tombino rotto, all'angolo con via Garibaldi, la cui riparazione è limitata, da tempo, ad un cavalletto bianco e rosso.
I soldi sono pochi, e piazza Castello non è certamente l'unico luogo di Torino che ha bisogno di una decisa rimessa a posto. Ma è nell'attenzione al dettaglio che si dimostra non solo il buon gusto, ma anche il riguardo verso quanti vengono nella nostra città per ammirare le sue opere d'arte. E si tratta, in definitiva, anche di un rispetto verso noi stessi: vivere in una città decorosa e bella appaga sia l'occhio che lo spirito.

lunedì 7 gennaio 2013

Palas Cerequio, oasi antica e di design fra le vigne di Barolo

In una borgata del '700 immersa nelle colline piemontesi, nove suite di gusto contemporaneo ispirate alle bottiglie di Michele Chiarlo. Vigneti a perdita d'occhio, l'antica borgata Cerequio del ‘700 ristrutturata con grande sapienza, con nove suite con area benessere privata , ognuna dedicata a un cru di Barolo, piscina esterna e un caveau da 6mila bottiglie di Barolo con enoteca e sala degustazione: questo è in estrema sintesi il Palas Cerequio a La Morra (Cn), nel cuore della zona del Barolo. Il lussuoso relais creato da Michele Chiarlo, produttore di eccellenza di questo illustre vino e non solo, declina con armonia passato e futuro. Nel palazzo padronale sono state ricavate quattro suite con zona giorno, zona notte, area wellness con bagno turco e servizi che richiamano il passato con lo stile barocco piemontese. Gli altri due fabbricati ospitano il futuro: cinque unità abitative in stile minimalista impreziosite da pezzi di design, integrate al territorio attraverso i materiali utilizzati, la Pietra di Luserna per i pavimenti e pali di vigna piantati nel pavimento a ricordare che qui tutto ruota intorno al vino. Alta tecnologia nella zona wellness con sauna, bagno turco, doccia a pioggia, grande vasca idromassaggio abbinata a immagini in loop proiettate sulle pareti e cromoterapia. Arte in ogni location con opere di Giancarlo Ferraris e design contemporaneo sparso ovunque. Per chi ama la musica, mini iPod in ogni suite. Il legame al territorio non tralascia l'aspetto culinario: sono 18 i ristoranti convenzionati, tra stellati Michelin e osterie di tradizione. Su richiesta sono organizzate degustazioni verticali di Barolo dei migliori produttori, con un tocco di classe: le bottiglie vengono stappate con cavatappi storici provenienti dal Museo del Cavatappi della cittadina di Barolo. E fra i numerosi servizi su richiesta, campo da golf e giro in mongolfiera.

venerdì 4 gennaio 2013

Emilia Romagna. Ravenna e il nuovo progetto di piazza Kennedy. Possibili alcune modifiche.


PIAZZA KENNEDY &  PROGETTO DEFINITIVO. La Giunta comunale ha approvato  il progetto definitivo per la riqualificazione di piazza Kennedy. Rispetto al preliminare, presentato nell’aprile scorso, la nuova versione – condivisa dal sindaco e dagli assessori, ad eccezione del vicesindaco Giannantonio Mingozzi che si è astenuto nel corso della votazione – recepisce alcuni degli spunti emersi dal dibattito che ha suscitato il progetto preliminare redatto dagli uffici tecnici e dall’architetto Pierluigi Cervellati per conto della Fondazione Banca del Monte di Bologna e Ravenna. Sarà infatti la stessa Fondazione a sostenere le spese delle opere che ammontano a oltre un milione di euro.
LE NOVITA’ NELLA VERSIONE INTERMEDIA. Le novità introdotte da questa versione intermedia della progettazione, che vedrà il suo compimento con il progetto esecutivo, “migliorano la qualità della fruizione della piazza – afferma l’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsini – in linea con l’obiettivo di creare le condizioni affinché divenga un grande centro di socializzazione ”.
“Con l’approvazione del progetto definitivo abbiamo compiuto un altro passo avanti nella riconversione di questo luogo storico e la sua dimensione futura, anche grazie ai contributi offerti dai cittadini e dalle associazioni di categoria – commenta l’assessore Corsini -. Ci sono ancora margini di miglioramento che andranno a confluire nel progetto esecutivo che andremo a predisporre nei prossimi mesi. Intanto stiamo lavorando con impegno a diverse soluzioni per fare sì che, contestualmente alla chiusura di piazza Kennedy, l’offerta di di spazi per sosta in città presenti un saldo positivo rispetto ad oggi. Questa sarà la condizione in base alla quale daremo il via alla fase esecutiva e attuativa delle opere previste dal progetto di riqualificazione”.
Le novità del definitivo
Nel nuovo disegno della piazza, viene abbassato dai 180 ad un’altezza variabile dai 40 ai 60 centimetri a seconda delle posizioni, il muro ideato per rievocare quello antico di cinta delle proprietà Rasponi, in corrispondenza dell’angolo fra l’antica via di Sant’Agnese (da via D’Azeglio a via Mafalda di Savoia di fianco al Palazzo Rasponi dalle Teste) per diventare una seduta lungo il fronte del palazzo.
Tale orientamento è legato alla volontà di riportare alla quota originaria la ex via S.Agnese, creando un dislivello di 40 centimetri di profondità rispetto allo stato attuale. Vi si potrà accedere mediante rampe sia da via D’Azeglio che dall’incrocio tra via Mafalda di Savoia e via IX Febbraio, che dal centro della piazza.
Nel nuovo progetto sono anche definiti i caratteri delle infrastrutture che dovranno garantire allacciamenti alle utenze per i mercati e per gli spettacoli previsti nelle due aree dedicate, per rispettive capienze di 410 e 180 spettatori. Il progetto illuminotecnico nell’attuale fase definitiva è stato sviluppato in funzione delle varie zone, mantenendo sostanzialmente invariate le previsioni del preliminare per i percorsi pedonali laterali, con illuminazione decorativa di dettaglio; per l’area verde, la viabilità nel tratto di via D’Azeglio, via Rasponi e le strade antistanti il Palazzo Rasponi, e l’ ex palazzo del Mutilato.
Vengono confermati: i materiali per la pavimentazione, pietra di Luserna e porfido; i portali bianchi posizionati di fronte a via D’Azeglio e via Rasponi in memoria dei resti di edifici demoliti nel 1938; i padiglioni per l’edicola e per attività di vendita, street food; rimangono invariate anche le aree verdi sulla piazza nel solco del giardino e dell’orto appartenuti ai conti Rasponi così come la prevista ricollocazione delle tre colonne provenienti dalla chiesa di S.Agnese sul fronte palazzo del mutilato, così come presentati nel preliminare.