PIAZZA KENNEDY & PROGETTO DEFINITIVO. La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per la riqualificazione di piazza Kennedy. Rispetto al preliminare, presentato nell’aprile scorso, la nuova versione – condivisa dal sindaco e dagli assessori, ad eccezione del vicesindaco Giannantonio Mingozzi che si è astenuto nel corso della votazione – recepisce alcuni degli spunti emersi dal dibattito che ha suscitato il progetto preliminare redatto dagli uffici tecnici e dall’architetto Pierluigi Cervellati per conto della Fondazione Banca del Monte di Bologna e Ravenna. Sarà infatti la stessa Fondazione a sostenere le spese delle opere che ammontano a oltre un milione di euro.
LE NOVITA’ NELLA VERSIONE INTERMEDIA. Le novità introdotte da questa versione intermedia della progettazione, che vedrà il suo compimento con il progetto esecutivo, “migliorano la qualità della fruizione della piazza – afferma l’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsini – in linea con l’obiettivo di creare le condizioni affinché divenga un grande centro di socializzazione ”.
“Con l’approvazione del progetto definitivo abbiamo compiuto un altro passo avanti nella riconversione di questo luogo storico e la sua dimensione futura, anche grazie ai contributi offerti dai cittadini e dalle associazioni di categoria – commenta l’assessore Corsini -. Ci sono ancora margini di miglioramento che andranno a confluire nel progetto esecutivo che andremo a predisporre nei prossimi mesi. Intanto stiamo lavorando con impegno a diverse soluzioni per fare sì che, contestualmente alla chiusura di piazza Kennedy, l’offerta di di spazi per sosta in città presenti un saldo positivo rispetto ad oggi. Questa sarà la condizione in base alla quale daremo il via alla fase esecutiva e attuativa delle opere previste dal progetto di riqualificazione”.
“Con l’approvazione del progetto definitivo abbiamo compiuto un altro passo avanti nella riconversione di questo luogo storico e la sua dimensione futura, anche grazie ai contributi offerti dai cittadini e dalle associazioni di categoria – commenta l’assessore Corsini -. Ci sono ancora margini di miglioramento che andranno a confluire nel progetto esecutivo che andremo a predisporre nei prossimi mesi. Intanto stiamo lavorando con impegno a diverse soluzioni per fare sì che, contestualmente alla chiusura di piazza Kennedy, l’offerta di di spazi per sosta in città presenti un saldo positivo rispetto ad oggi. Questa sarà la condizione in base alla quale daremo il via alla fase esecutiva e attuativa delle opere previste dal progetto di riqualificazione”.
Le novità del definitivo
Nel nuovo disegno della piazza, viene abbassato dai 180 ad un’altezza variabile dai 40 ai 60 centimetri a seconda delle posizioni, il muro ideato per rievocare quello antico di cinta delle proprietà Rasponi, in corrispondenza dell’angolo fra l’antica via di Sant’Agnese (da via D’Azeglio a via Mafalda di Savoia di fianco al Palazzo Rasponi dalle Teste) per diventare una seduta lungo il fronte del palazzo.
Tale orientamento è legato alla volontà di riportare alla quota originaria la ex via S.Agnese, creando un dislivello di 40 centimetri di profondità rispetto allo stato attuale. Vi si potrà accedere mediante rampe sia da via D’Azeglio che dall’incrocio tra via Mafalda di Savoia e via IX Febbraio, che dal centro della piazza.
Nel nuovo progetto sono anche definiti i caratteri delle infrastrutture che dovranno garantire allacciamenti alle utenze per i mercati e per gli spettacoli previsti nelle due aree dedicate, per rispettive capienze di 410 e 180 spettatori. Il progetto illuminotecnico nell’attuale fase definitiva è stato sviluppato in funzione delle varie zone, mantenendo sostanzialmente invariate le previsioni del preliminare per i percorsi pedonali laterali, con illuminazione decorativa di dettaglio; per l’area verde, la viabilità nel tratto di via D’Azeglio, via Rasponi e le strade antistanti il Palazzo Rasponi, e l’ ex palazzo del Mutilato.
Tale orientamento è legato alla volontà di riportare alla quota originaria la ex via S.Agnese, creando un dislivello di 40 centimetri di profondità rispetto allo stato attuale. Vi si potrà accedere mediante rampe sia da via D’Azeglio che dall’incrocio tra via Mafalda di Savoia e via IX Febbraio, che dal centro della piazza.
Nel nuovo progetto sono anche definiti i caratteri delle infrastrutture che dovranno garantire allacciamenti alle utenze per i mercati e per gli spettacoli previsti nelle due aree dedicate, per rispettive capienze di 410 e 180 spettatori. Il progetto illuminotecnico nell’attuale fase definitiva è stato sviluppato in funzione delle varie zone, mantenendo sostanzialmente invariate le previsioni del preliminare per i percorsi pedonali laterali, con illuminazione decorativa di dettaglio; per l’area verde, la viabilità nel tratto di via D’Azeglio, via Rasponi e le strade antistanti il Palazzo Rasponi, e l’ ex palazzo del Mutilato.
Vengono confermati: i materiali per la pavimentazione, pietra di Luserna e porfido; i portali bianchi posizionati di fronte a via D’Azeglio e via Rasponi in memoria dei resti di edifici demoliti nel 1938; i padiglioni per l’edicola e per attività di vendita, street food; rimangono invariate anche le aree verdi sulla piazza nel solco del giardino e dell’orto appartenuti ai conti Rasponi così come la prevista ricollocazione delle tre colonne provenienti dalla chiesa di S.Agnese sul fronte palazzo del mutilato, così come presentati nel preliminare.
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